PROPOSTE CONCRETE ED IMMEDIATE PER FRONTEGGIARE E RISOLVERE

PROPOSTE CONCRETE ED IMMEDIATE PER FRONTEGGIARE E RISOLVERE LA CRISI ECONOMICA, FINANZIARIA ED OCCUPAZIONALE ITALIANA:

in tutti i dibattiti televisivi ogni politico ed ogni giornalista rappresenta le problematiche del paese ITALIA, facendo un lungo, noioso e sterile  elenco di “cose da fare”, ma nessuno,  dice  o sa dire o proporre, come operare per risolvere i problemi”: tutti sembrano scienziati, soprattutto i politici ed i giornalisti, ma continuano a parlare in lingua politichese!

Mi permetto di fare una carrellata di proposte concrete:

la prima cosa ridurre i parlamentari a 200, ed una sola camera, elezione diretta del capo dello Stato che deve essere anche capo del governo; dimezzare lo stipendio dei parlamentari e ospitarli a Roma nelle caserme dismesse idoneamente attrezzate con celle e mensa. Accorpare le regioni italiane, al massimo in sei macroregioni e ridurre ad un terzo i consiglieri regionali, dimezzare il loro stipendio; abolire le province che non hanno motivo di esistere; accorpare i comuni  sulla base della omogeneità del territorio: esempio, in penisola sorrentina vi sono attualmente tredici comuni,  ne bastano tre!.  abolire immediatamente le Camere di Commercio che sono carrozzoni che consumano milioni e milioni di euro l’anno, hanno una gestione autonoma sicuramente attiva poiché esse gravano con balzelli e diritti vari le imprese e gli agricoltori in modo vessatorio ed insopportabile: come spendono i soldi non è dato sapere, a Napoli sono stati finanziati sia l’incontro internazionali di tennis che la coppa America con tre milioni di euro, mentre gli uffici del Registro Imprese sono chiusi, gli impiegati licenziati e per iscrivere una impresa occorrono mesi  se non anni !!!! mentre dovrebbero concedere alle imprese contributi in conto interesse ecc. niente di tutto questo!!

abolire immediatamente i consorzi di bacino e gli altri carrozzoni regionali che consumano solo soldi e non hanno alcun ritorno in termini economici. 

Tutte le competenze delle camere di commercio e degli altri enti devono essere affidate ai comuni. I Comuni devono essere amministrati con criteri privatistici ed imprenditoriali, senza esternare alcun servizio e senza partecipare alle cosiddette società miste, esse si sono rivelate fallimentari – nella nostra regione Campania vedi la GORI SPA, La TERRA DELLE SIRENE SPA, PENISOLA VERDE SPA ecc. tutti carrozzoni per eludere il blocco delle assunzioni negli enti pubblici ma con costi quadruplicati !! Tutte società  con pesanti perdite che deve poi coprire la Regione o lo Stato.

altra misura urgentissima deve essere ” La perequazione salariale e pensionistica” per almeno cinque anni, stabilendo che sia gli impiegati pubblici che privati non devono percepire un salario o stipendio superiore a tremila euro mensili e non inferiore a mille euro mensili: ciò con un D. Legge concertato con i sindacati.

 Abolire tutti i privilegi dei politici  in ogni “stato e grado”  con effetto retroattivo, ridurre ulteriormente le auto blu e annientare immediatamente il rimborso spese ai partiti: i partiti devono essere mantenuti dagli iscritti; non è vero che in tal modo la politica la faranno solo i ricchi perché in democrazia la politica la fa la maggioranza!! .

Rinegoziare con l’Europa tutta la materia agricola,  tenendo presente che il 70% delle aziende agricole  italiane sono in ( o meglio erano) in zona collinare e disagiate perciò proteggere le colture tipiche mediterranee ( noci, olivi, viti ecc.) e non continuare a svenderle alla Germania o peggio ancora – in una politica globalizzata – alla Cina o agli altri paesi emergenti: noi dobbiamo curare il territorio – territorio – parola che sento mille volte al giorno ma che nessuno spiega come

proteggere: bisogna coltivare i territori collinari e montani, curare il sottobosco con i metodi tradizionali, affidandoli alle imprese di allevamento bovino e alla pastorizia, concedendo contributi mirati e controllati. Sapete come si cura il “territorio” ? zappando i terrazzamenti delle colline, preparandoli con solchi e fonti che fermano l’acqua delle piogge ed alimentano il terreno coltivato con colture tipiche mediterranee, trattasi di terreni a redditività “marginale” o extramarginale per cui lo Stato deve attuare una programmazione concreta del territorio facilitando l’accesso e concedendo attrezzi e macchinari idonei per tali tipi di colture. Tutti i fondi europei destinati all’agricoltura POR PSR ecc. sono stati destinati unicamente alle poche aziende agricole a coltura intensiva, non si è tenuto presente in alcun modo l’eccessivo frazionamento della proprietà rurale e collinari e non si è capito che la “microazienda” agricola è linfa vitale dell’economia nazionale in uno con le piccole e medie imprese artigiane e commerciali. I nostri politici sono stati capaci di svendere l’agricoltura italiana all’Europa, principalmente alla Germania !! viva l’Italia !!, a questo punto mi viene in mente DANTE Alighieri che fina dalla seconda metà del 1300 scriveva in un canto del Paradiso della Divina Commedia:

“ai serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta non donna di provincia ma bordello”. 

continua.

 

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12 Maggio 2013 · 09:52

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